Perchè Whaleboards?
La dimensione del primo modello realizzato era davvero imponente: abbiamo pensato allora che le nostre tavole oversize, dall’andamento fluido e tranquillo, potessero essere associate alle balene.
Da lì in poi, il richiamo al gigante del mare è stato sempre più incalzante: quale migliore ispirazione di Herman Melville e del suo “Moby Dick”?
Da appassionati lettori, abbiamo provato a infondere in tutti i nostri modelli un po’ della poesia e della forza che caratterizzano i personaggi di questa grande storia marina.
Lo stile californiano unito al design italiano si propongono di rendere la tavola non un semplice oggetto ma una storia da vivere…
Chiamatemi Ismaele.
Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. E’ un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione. Ogni volta che m’accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima mi scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di scendere risoluto in istrada e gettare metodicamente per terra il cappello alla gente, allora decido che è tempo di mettermi in mare al più presto.
H. Melville, Moby Dick, Adelphi, 1994 (Incipit – Trad. Cesare Pavese)